L’Italia è fra i Paesi con il più alto numero di testate giornalistiche (sia cartacee che online), eppure a questo dato non corrisponde una altrettanto elevata qualità dell’informazione. Secondo una recente classifica di “report senza frontiere”, la nostra libertà di stampa vive una fase di “regressione brutale” (73° posto nel mondo). Un dato sconcertante sul quale non si è finora indagato abbastanza. Per questo, quando abbiamo deciso di scendere in campo, provando ad inserirci nello smisurato universo mediatico, ci siamo a lungo chiesti, con spirito di umiltà, di cosa avesse bisogno un lettore per formarsi un’idea il più possibile chiara e trasparente dell’attuale complessa quotidianità.
La risposta che ci siamo dati è stata quella di provare a farlo entrare consapevolmente nella “zonagrigia” dell’informazione per permettergli di disvelarne opacità, impenetrabilità, manipolazioni. Una “zonagrigia” dove i poteri forti, tra i quali va compreso il cosiddetto “quarto potere”, cercano di allevare coscienze sempre meno critiche e sempre più inclini ad una cieca acquiescenza che non tollera alcun “diritto di replica”. E’ questa strategia “subliminale” che, nel nostro piccolo, vorremmo provare a scardinare, palesando retroscena, offrendo differenziati punti di vista, argomentando le notizie. Un impegno eccessivamente ambizioso? Forse. Ma siamo convinti che con la collaborazione di molti possiamo riuscire nel nostro progetto.
Le forme e i gradi della collaborazione, a titolo gratuito, possono essere diversi. È importante però che inviate proposte precise, possibilmente già pronte per l’eventuale pubblicazione nel caso si tratti di articoli, magari corredati da foto e/o filmati.
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