Giovanni Di Lorenzo, il Capitano

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Dalle lacrime alla gioia, dalla rabbia alla speranza: la lettera di Giovanni Di Lorenzo (che riportiamo integralmente sotto) ha suscitato un vortice di emozioni, proprio come le montagne russe del nostro ultimo campionato. L’amore tra il capitano e la sua squadra, come tutte le grandi storie d’amore, ha attraversato un momento di crisi. Lo scudetto del 2023 sembrava un lontano ricordo di fronte a una stagione deludente. Chi di noi, con il cuore azzurro pulsante, non ha sofferto in quei 12 mesi? Passare dalla gloria alla delusione è stato un trauma per tutti, Giovanni compreso.

Con sincera onestà, il nostro capitano ha confessato di aver pensato di lasciare Napoli. C’è da biasimarlo? Chi non ha mai desiderato mollare tutto e scappare su un’isola deserta dopo una cocente sconfitta? Certo, lo stipendio di Giovanni è da sogno, ma sotto la fascia da capitano c’è un uomo con i suoi sentimenti.

Insieme al suo procuratore, Mario Giuffredi, ha valutato diverse opzioni tra cui, sussurrano alcuni, anche la Juventus. Un brivido ci è corso lungo la schiena al solo pensiero. Ma per fortuna, l’amore per Napoli e per il Vesuvio ha prevalso su qualsiasi altra offerta. Con un pizzico di confusione e un bagaglio di emozioni, Giovanni ha deciso di restare.

Dopo i colloqui con il presidente De Laurentiis e mister Conte, il capitano è pronto a ripartire con slancio rinnovato. E noi, i tifosi, siamo pronti a sostenerlo. Perché anche i campioni vacillano a volte. Forza Giovanni, forza Napoli!

Teniamoci stretti il nostro capitano, ridiamo insieme dei momenti di sconforto e guardiamo al futuro con fiducia. Come dice Giovanni, copiando quanto detto da Antonio: “amma faticà’”, e con orgoglio e tenacia, possiamo superare ogni ostacolo.

Ci ha chiesto di incontrarci tutti a Castel Di Sangro e, soprattutto, al Maradona, pronti a sostenere la nostra squadra con passione e amore. Noi ci saremo!

La lettera

Cari tifosi del Napoli,
nelle ultime settimane il nostro amore è stato un po’ “scumbinato”, come quello che cantava Pino Daniele in una sua bellissima canzone. Succede anche nelle storie più belle e intense di vivere momenti di crisi.
Tutti quelli che come noi portano l’azzurro nel cuore sono reduci da 12 mesi difficilissimi. Per me sono stati i più duri della mia carriera. Passare dalla gioia incancellabile dello scudetto alla tristezza di una stagione in cui non ci riusciva niente è stato un trauma difficile da metabolizzare. Avvertivo la vostra delusione sulla mia pelle e non riuscivo con i miei compagni a cambiare l’inerzia della nostra annata.
Lo ammetto, mi ha accarezzato l’idea di andar via.
Sentivo la vostra insoddisfazione nei miei confronti e, come ha detto il Presidente, avevo avuto la percezione di essere stato abbandonato dalla società. Dopo il crollo che abbiamo vissuto sul campo, però, era tutto comprensibile: la vostra rabbia, la frustrazione del club, la mia confusione.
Con Mario Giuffredi, il mio procuratore, ho un rapporto che va oltre la sfera professionale. Ha percepito il mio disagio e ha fatto il suo lavoro: cercare di agire a mia tutela e nel mio interesse. Ma non c’è persona più felice di lui che io sia rimasto a Napoli.
Quella stagione maledetta, però, è finalmente passata.
Ho ascoltato le parole del presidente De Laurentiis e quelle di mister Antonio Conte, ho parlato con entrambi in questi giorni, e il messaggio che posso trasmettervi, senza fare proclami inutili e promesse da marinaio, è molto semplice: non vedo l’ora di ricominciare. Perché mi sento uno di voi.
Ci potranno essere altri momenti difficili, ma mai rinnegherò quello che Città, tifosi e Società, nella persona del presidente De Laurentiis, hanno fatto per me e la mia famiglia. Essere il capitano del terzo scudetto, il primo senza Diego, non è solo un onore: è una responsabilità. Non potevo andar via così, dopo una stagione insopportabile per il valore della maglia che indossiamo.
Sono dispiaciuto per tutto quello che ci è accaduto, ma, lo ribadisco, è ormai alle spalle. Davanti a me, adesso, vedo solo l’orgoglio di tornare a vestire quei colori che amo, quella fascia, la voglia di mostrare all’Italia la vera forza del nostro Napoli e di rivivere le emozioni da brividi del 2023.
La nostra città merita di gioire ancora. Amma fatica’ e vi assicuro che lo faremo con la faccia arrabbiata, come ha detto il mister. È ora di rialzare la testa e dobbiamo farlo tutti insieme. Ci vediamo a Castel Di Sangro e poi soprattutto al Maradona.
Vi aspetto al nostro fianco. Come sempre.
Giovanni

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