La passione di cui parliamo è quella che ha indotto un amico a cimentarsi nella scrittura in un campo che gli è particolarmente congeniale: la regia teatrale. L’amico è Gianni La Camera che, per “sbarcare il lunario”, fa il funzionario informatico in un ente pubblico, ma per passione è attore e regista della compagnia teatrale “I Comici di Talìa”, nonché giornalista esperto di cose sportive e non solo. L’esperienza di scrittura si riferisce al testo “La mia regìa. Manuale di regia per compagnie amatoriali” (pp. 78, € 9,36; disponibile anche in formato kindle a € 4,50).
In questo testo, realizzato secondo gli standard dei manuali anglosassoni, l’Autore – partendo dalla propria esperienza – rassicura il lettore che lo accompagnerà “fino alla messa in scena della [sua] prima rappresentazione da regista e, magari, da attore” (p. 1); infatti i 16 capitoli in cui è strutturato il testo diventano una guida dettagliata e pratica per chiunque voglia intraprendere il viaggio nel teatro amatoriale. Il manualetto accompagna il lettore attraverso ogni fase del processo creativo e organizzativo: dalla scelta del copione all’assegnazione delle parti, dalla preparazione delle prove alla messa in scena finale.
Dopo averlo letto, mi sono chiesto: a chi potrebbe essere utile un lavoro del genere? E ho pensato ai tanti docenti (di scuole di ogni ordine e grado) i quali spesso realizzano “laboratori teatrali” con relativa rappresentazione finale da parte di studenti-attori; anche per loro il libro di Gianni La Camera rappresenterà una miniera di consigli pratici, aneddoti e suggerimenti operativi. Per esempio, per realizzare una rappresentazione teatrale amatoriale, il primo passo non sarà la scelta del copione; soprattutto in contesti scolastici “la scelta del lavoro teatrale dipenderà da chi vi parteciperà: dall’età, dal sesso e dal numero dei futuri attori” (p. 4).
Il manuale offre consigli pratici anche sulla gestione dei rapporti interpersonali e sulla motivazione continua del gruppo oltre a offrire suggerimenti concreti su come trovare il copione più adatto al gruppo, servendosi del sito www.gttempo.com (pp. 13-16).
In questo libro, a prescindere dal personale interesse per l’attività teatrale, il lettore troverà spunti particolarmente utile per rafforzare la propria memoria: per esempio, imparerà il cosiddetto “metodo loci”, conosciuto anche come “palazzo della memoria”; per usare le parole dell’Autore, “è una tecnica mnemonica che risale all’antica Grecia e si basa sull’associazione di informazioni da ricordare a luoghi reali o immaginari”.
Insomma, a prescindere da quanto intensa possa essere la passione per l’attività teatrale di ciascuno, il manuale di Gianni La Camera merita di essere letto per la ricchezza di spunti che offre alla riflessione di ognuno.