Solo tre anni fa il Napoli conseguiva, in quel di Torino, una delle vittorie più importanti della sua intera storia calcistica. Una vittoria che avrebbe potuto sancire il trampolino di lancio definitivo verso la conquista (più che meritata) del suo terzo titolo, ma poi sappiamo tutti come nella realtà è andata a finire. Il Napoli, con Maurizio Sarri, aveva messo su una squadra che, grazie a un ciclo virtuoso, aveva raggiunto una “chimica” tale che le avrebbe potuto consentire di puntare ai traguardi più prestigiosi. Ma, inevitabilmente, un gruppo, in taluni frangenti, ha bisogno, per una definitiva crescita, di suggellare col risultato gli sforzi e l’impegno profusi per sancirne la definitiva maturazione. Non è un caso che Lorenzo, in special modo, sia tornato dall’Europeo ”diverso” e nel senso buono, maggiormente capace di sostenere pressioni. E l’Inter di quest’anno sembra in grado, almeno in partenza, di far fronte alla mini rivoluzione operata per fattori economici dalla società. Così sembra logico affermare che la Juventus, ormai tre anni orsono, ci ha sottratto ben più di un titolo, bensì la possibilità di formare una squadra compiuta che avrebbe magari potuto iniziare un ciclo vincente non solo al livello nazionale. E neanche sarà un caso che il maggior difetto della squadra napoletana, negli anni a seguire, sia stato quello della maturità. Infatti, chiunque l’abbia allenata, oppure affrontata, ha sempre riconosciuto il grande valore tecnico della squadra. In questo ambito, Napoli-Verona dello scorso anno sembrava l’occasione ideale per piazzare una “vendetta” sportiva e dalla nostra parte perfettamente lecita. La possibilità di scalzare la Juventus dalle quattro che competono per la Champions procurandole, di conseguenza, un ulteriore danno economico per una squadra che fa dell’interesse il suo primo e unico credo. Ma neppure quella volta, per motivi che restano all’apparenza misteriosi, si concretizzò tale condizione.
Per fortuna, anche se in misura decisamente minore, ecco servito un piccolo set point al Napoli, durante la nuova stagione calcistica: una Juventus in difficoltà si presenta al “Maradona” in cerca di punti che non la facciano precipitare in crisi e la storia sembra ripetersi col “regalo” fatto dal nostro Manolas. E invece, per una volta, ecco che i bianconeri sembrano essere chiamati a pagare il conto grazie a due errori marchiani operati da due suoi giocatori.
A suggellare il tutto il gol di KK, ovvero colui che sembrò aprire le porte di un sogno lasciandoci sperare che, finalmente, un cerchio si chiuda e dia al Napoli ciò che doveva già essere del Napoli. Una piccola speranza che si realizzi ciò che purtroppo non si è potuto concretizzare, nella propria interezza, tre anni fa. Ora ci rimane un sogno, più piccolo, rimodellato, e con significati decisamente più modesti e meno romantici ma più aderente alla realtà e ai tempi moderni e forse per questo più conseguibile, amaramente più veritiero.
In ogni caso, almeno sportivamente, oggi abbiamo la possibilità di sognare un futuro prossimo vincente.
In mancanza di meglio, accontentiamoci.
FNS (ricordando che è forza Napoli…tutta, non solo il Napoli calcio)
Da KK a KK
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