Diario di un vaccinato rassegnato alla quarta ondata: 21 agosto 2021

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pagina di diario

Sento spesso mia moglie che si lamenta perché non le riesce di fare una certa pietanza con le verdure dell’orto: una volta le manca il peperone, un’altra la carota o la lattughina. Le ho promesso che al suo prossimo compleanno le regalo un orto. Ha accolto la mia promessa con sufficienza perché sa che non glielo regalerò mai e che il suo sogno culinario resterà irrealizzato, ma la battuta non le è dispiaciuta perché mi ha visto tornare ai miei standard abituali di umorismo demenziale, venuti pericolosamente a mancare a causa dei disastri di questo tragico mese di agosto. Evidentemente sto recuperando quel sano cinismo che permette di non sorprendersi più di nulla. Sarà il caso di istituire, nell’àmbito della riforma dell’istruzione, per i giovani delle superiori, regolari corsi di “educazione cinica”. Certo, non è detto che tutti ne abbiano bisogno: ognuno ha la sua disposizione d’animo rispetto alla sofferenza altrui. Entrare nell’intimo degli altri non è facile: io, ad esempio, nel mio intimo preferisco il cotone e non tollero la lana né tantomeno i tessuti sintetici.

Giusto per dare conferma a mia moglie di essere uscito dal letargo in cui mi ero cacciato, le ho dato la notizia (falsa) che finalmente aprivano un autolavaggio proprio vicino casa. Mi ha chiesto: “Perché, non ti piace più quello dove ti servi da tanti anni?” Le ho risposto: “Si, mi piace ancora ma qui posso andarci a piedi.” Battuta accolta con riserva per l’eccessivo “nonsense”, così come quella che mi sono inventata grazie al mio nipotino il quale ha osservato che i miei denti sono un po’ gialli. Gli ho spiegato che ho fumato per quasi quarant’anni. E lui ha commentato: “Nonno, doveva essere una sigaretta lunghissima!”

Sarà l’approssimarsi della fine di questa estate o l’abbassamento della temperatura ai livelli stagionali cui siamo avvezzi, ma sta di fatto che la corrente di buon umore si è impadronita dei miei neuroni ormai totalmente deviati. Sfogliando il giornale ho detto a mia moglie: “Sta salendo il tasso di occupazione.” “Bene!” mi ha risposto, “Vuol dire che è cominciata la ripresa economica post-covid.” Le ho precisato: “No no, è proprio la ripresa del covid: sta salendo il tasso di occupazione delle sale di rianimazione. Mia moglie comincia a stufarsi, ma in tempi grami come quelli che stiamo vivendo è meglio girarsi dall’altra parte tentando di unire il futile al dilettevole.

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