È tutto molto chiaro e ne sapremo di più, crediamo, mercoledì, quando si esprimerà il giudice sportivo. Per tutta la giornata di ieri si è sentito e letto di tutto e di più e, crediamo sia giusto, in questo momento, capire ciò che potrà accadere e con quale iter. Bene, il Napoli non si è presentato a Torino per la partita contro la Juve e l’arbitro non potrà fare altro che redigere un referto che sancirà la mancata presenza degli ospiti all’Allianz Stadium. Loro, quelli che rispettano le regole, erano puntualmente lì ad aspettare gli azzurri che sapevano lontano circa 800 km.
Il giudice sportivo, quindi, valuterà le giustificazioni dei partenopei che già possiede o che comunque avrà (parliamo delle comunicazioni ASL e susseguenti chiarimenti) e deciderà o di assegnare il 3 a 0 a tavolino oppure riconoscerà la mancata partecipazione dovuta a causa di forza maggiore. Andiamo quindi per ordine e ipotizziamo che il giudice sportivo, a seguito di un’esplosione di buon senso, decida che il Napoli era giustificato nel non presentarsi a Torino e rimandi il tutto alla Lega che, sia chiaro, non avendo “voce in capitolo” sulle decisioni del giudice, fisserà, appena possibile, una nuova data per lo svolgimento della gara. Ovviamente la decisione del giudice però è appellabile, certo, non dal Napoli, che avrebbe la decisione a favore ma, proprio da quei “comici” bianconeri che, giacché si attengono alle regole (?), potrebbero rivolgersi, pur di ottenere 3 punti facili, non già alla stessa Lega, ma alla FIGC. Secondo grado di giudizio e solita prassi. Si appellerebbe alla decisione una delle due contendenti. Si passerebbe quindi al ricorso presso il CONI e, tanto per continuare a fare del male al calcio, al TAR Lazio e poi al Consiglio di Stato.
E se il giudice sportivo assegna il 3 a 0 a tavolino? Beh, intanto agli azzurri verrebbe anche tolto un punto dalla classifica e poi sarebbe il Napoli stesso a trascinare la vicenda fino al Consiglio di Stato. E giustamente, diciamo noi. Quindi questa storia si prolungherà nel tempo falsando, ancora una volta e di più, un campionato che già non regge le regole che si sono date a giugno quando, ricordiamolo, la curva epidemiologica era tutta in discesa. Ma c’è un modo per superare l’accaduto e guardare avanti in serenità? Sì, con il buon senso. Il giudice sportivo non assegna la gara a tavolino, la Lega fissa un’altra data per lo svolgimento regolare, e la Juve non fa ricorso. Intanto la Lega, la Federazione, il Governo e il CTS, questa volta insieme alle Regioni, stabiliscono un nuovo protocollo che, possibilmente, non lasci “facoltà” alle ASL di interferenza e decisioni autonome. Ma già, la Juve che non fa ricorso? Ci crediamo poco! Oggi la Juve è governata da giovanotti che si attengono alle regole tant’è che, tanto per dirne una, allo Stadium campeggia, in bella mostra, un numero sbagliato di scudetti vinti. E poi, se quel giovanotto di Andrea, a seguito di precisa domanda di Piccinini, ha dichiarato che, se l’ASL torinese avesse imposto a loro di non partire, lui avrebbe messo tutti sull’aereo e sarebbe andato a giocare dovunque, vogliamo sperare che questa società non farà di tutto per avere vinta la partita? Noi crediamo di avere ragione e speriamo nella regolarità, per quanto sarà possibile, di questo campionato. E intanto che aspettiamo gli eventi pensiamo di dover salutare il sig. Sandro Piccinini che, cosa probabile, non rivedremo più negli studi Sky.
Regole :
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perugino e infine l’Asl ha disposto che i sigg. calciatori Bonucci e Chiellini non debbono rispondere alla convocazione della Nazionale.
Mi ricordo che, quando ero bambino, tra di noi c’era un solo bimbo ricco che aveva il pallone di cuoio. A tutti i costi voleva vincere su di noi, ma fuori casa perdeva quasi sempre.
Ah, dimenticavo era Juventino.