Nessuna distrazione per il Napoli che vince con la Spal agevolmente per 3 a 1. Cinque successi consecutivi per Gattuso e la sua compagine e non li vedevamo da due anni. E proprio Gattuso, che quando è arrivato in sostituzione di Ancelotti sembrava essere un “traghettatore”, ora è sempre più al centro del progetto societario, e giustamente. Ma attenzione, perché le nostre partite in questo scorcio di campionato servono ad allenare corpo e mente alla partita contro il Barcellona ma anche, e questa sembra la cosa più difficile, per cercare di agguantare un quarto posto in campionato che ci regalerebbe l’accesso in Champions League. L’Atalanta non demorde e continua a vincere e a segnare con una media gol impressionante. È vero, sembra anche incassare troppi gol, ma la solidità della squadra sembra essere la stessa del periodo pre-covid. Tant’è! Giovedì prossimo giochiamo quindi a Bergamo e, seppure riuscissimo a sconfiggere i bergamaschi, non cambierebbe molto: saremmo distaccati di nove punti con nove partite da giocare e il recupero sembrerebbe comunque problematico. Ma servirebbe agli azzurri per consolidare un momento felice, l’umore e la consapevolezza della propria forza per avvicinarci a quel ritorno con gli spagnoli con maggiore autostima.
La partita con la Spal ha visto la solita solidità difensiva, nonostante il gol preso da quel Petagna già nostro e in prestito ai ferraresi, e un palleggio veloce e costruttivo. Ha visto anche i gol del trio d’attacco storico con la prima rete di Mertens (delizioso tocco in area), di quel Callejon che ha prolungato gratis il suo contratto fino a fine stagione (solo copertura assicurativa) e del “consacrato” Insigne al quale il gol è stato annullato, dopo un tempo (interminabile) probabilmente perché aveva dimenticato di tagliare le unghie dei piedi (?). Molto bene il turnover con sette cambi rispetto all’ultima giocata e buone prestazioni di un tonico Lobotka, di Elmas, di Fabian Ruiz. Poi l’ingresso di Ghoulam e Lozano a dimostrazione che l’allenatore li ritiene recuperati e in grado di aiutare la squadra da qui alla fine delle ostilità. E i due hanno dimostrato di esserci, il primo entrando subito in partita con quell’autorità che conoscevamo fin dai tempi migliori, e il secondo con la velocità che lo contraddistingue insieme alla capacità di puntare e saltare l’uomo. Senza dimenticare Amin Younes che tocca il suo primo pallone con la testa per indirizzarlo in rete. Il Napoli quindi c’è e, come ci ha detto il Mister in conferenza, se l’ultima parte del campionato e quel ritorno in Champions League con il Barcellona non porteranno a niente, sarà un buon viatico per il prossimo campionato che vedrà tantissimi giocatori rimanere alla sua corte. Aspettiamo ora giovedì per capirne di più di questo ritrovato gruppo e avvicinarci alla meglio all’”impresa”.