Gattuso migliore in campo

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Bravo il mister che sembra stia lavorando nel migliore dei modi sulla condizione atletica e nella testa dei giocatori. La squadra sembra essere tornata a livelli ottimi con giocatori ritrovati nei propri ruoli. E i recuperi sono importanti a cominciare da Fabian Ruiz che, è evidente, è ritornato a giocare come sapevamo era in grado di fare, Zielinski padrone delle sue zolle preferite, Hysaj che gioca a destra o a sinistra indifferentemente assicurando una buona copertura, Maksimovic che giustifica i milioni spesi per il suo acquisto al fianco di un Manolas tornato sicuro e con la voglia di far bene che sembrava essere svanita, Elmas che ormai sembra un veterano a dispetto dei suoi vent’anni. E senza dimenticare un Insigne finalmente vero capitano e trascinatore, sia pure con i suoi errori in quel tiro a giro che, per la verità, ci ha annoiato e indispettito parecchio. Gli chiederemmo di non provarci più ma crediamo di doverne vedere altri e di dover continuare a imprecare noi e gli attaccanti di turno che si aspetterebbero l’assist vincente. Siamo convinti che “Gennarino” ci lavorerà parecchio. Ma il capolavoro di Gattuso non finisce qui se consideriamo che lui dell’aziendalismo non sa proprio che farsene. Fuori Lozano a tempo indeterminato, fuori Koulibaly e crediamo più per motivi tecnici che fisici, fuori Allan visto ormai in campo solo per far riposare uno dei tre centrocampisti e fuori Callejon, quando può, a favore di Politano che man mano, vedrete, diventerà un uomo determinante. E ancora gli inserimenti dei due acquisti voluti da lui e parliamo di Demme e Lobotka. Il primo sempre presente nelle partite dove l’attenzione alla difesa deve essere necessariamente più arcigna e il secondo nelle partite in cui il gioco lo deve proporre il Napoli alzando di una trentina di metri il baricentro. Ma l’allenatore, figuriamoci, non è contento sapendo che il campionato è ancora lungo e che si può migliorare. Parole sue: siamo ancora nelle tre competizioni e non dobbiamo pensare a qualificarci in Europa League attraverso la Coppa Italia ma vincendo in campionato. Se poi ci riesce di arrivare in finale facendo fuori l’Inter ci giocheremo un trofeo. E così pure, parlando della Champions League, ci ricorda che, sebbene tutti ci diano per “spacciati”, andremo a Barcellona con la migliore squadra e ce la giocheremo. Bene, ci piace. Come pure abbiamo apprezzato la solita franchezza quando ha commentato il rinvio di ben cinque partite di campionato dicendoci che certamente il torneo è falsato. I cartellini, gli infortuni attuali, la condizione generale di squadre oggi in lotta per vincere e qualificarsi nelle coppe non potrà essere la stessa nel recupero del 13 maggio. Ma tant’è e le scelte della lega sono inappellabili e indiscutibili se è vero, come ci ha dichiarato in radio Ignazio La Russa che né il Presidente della Lazio e né il Presidente dell’Inter sono stati interpellati. Incassiamo quindi la vittoria con il Torino e prepariamoci alla sfida di giovedì con i nerazzurri freschi e riposati per aver saltato un turno di campionato che “regolarmente” doveva portargli via energie speriamo non fondamentali.

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