Il “leone” Gattuso disegna una squadra compatta e corta che costringe le stelle juventine in una partita scialba. Mai avevamo visto i bianconeri così poco produttivi: nel primo tempo mai un tiro in porta e nel secondo, dopo un tiro “telefonato” di Higuain, il solo gol di Ronaldo al 90’ e quando eravamo sul 2 a 0. Bene quindi il nostro allenatore che ha saputo ridare coraggio, convinzione e gioco a una compagine che sembrava alla deriva. Probabilmente ha saputo cogliere i malumori nello spogliatoio costringendo i giocatori a un “faccia a faccia” che ha, speriamo, risanato quanto si doveva. Ma merito anche al mister che li ha saputi schierare in campo mandando in confusione la Juve che invece è sembrata squadra senza idee e senza gioco. Il “leone” Demme a centrocampo è riuscito a dare ordine alla manovra fino a quando è stato in campo, sostituito solo per non rischiare una doppia ammonizione che avrebbe mortificato tutti gli sforzi fin lì fatti. Il nostro “moto perpetuo” ha macinato i soliti kilometri dando appoggio sia alla difesa che al centrocampo facendosi sempre trovare smarcato e pronto a ricevere palla. Deve essere un piacere per i calciatori in difficoltà girarsi e trovare il numero 4 pronto ad aiutarli. E’ vero, lanci lunghi del tedesco non ne rileviamo ma solo appoggi brevi, spesso a un tocco, ma non sappiamo se è il volere di “Ringhio” o un suo limite. Poco importa. Il “leone” Manolas che in difesa sta giustificando finalmente la spesa fatta dalla società con prestazioni di altissimo livello che certo giovano a tutti i compagni del reparto difensivo che, Hisaj in testa, crescono a vista d’occhio. Sarà doloroso tenere l’albanese fuori al rientro di Koulibaly e il conseguente spostamento dell’ottimo Di Lorenzo a destra. Il “leone” Zielinski che cresce di partita in partita e che ha avuto il merito di farsi trovare pronto in area a ricevere dalle mani del portiere della Juve il pallone da mettere in rete. Sta crescendo di intensità e gambe e se migliorasse nell’ultimo passaggio sarebbe uno dei migliori centrocampisti d’Europa. Il “leone” Insigne che sembra consacrato nel suo ruolo di capitano. Il primo tempo poco servito dai compagni ma impegnato su tutta la fascia e fino al limite della sua area a contrastare quanti si affacciavano nella sua zona di competenza. Un secondo tempo sontuoso che lo ha visto, in una sua sporadica apparizione a destra, tirare un bolide indirizzato bene alla destra del portiere avversario che, sbagliando, lo ha sistemato sul piede di Zielinski per il vantaggio azzurro. E poi? Beh, il campione, perché di questo si tratta, si è sistemato in area a ricevere un cross che magistralmente ha indirizzato nella porta avversaria con una splendida mezza rovesciata. 2 a 0 e partita finita con tanti saluti agli arbitri Mariani e Rocchi (al Var) che hanno ignorato un rigore a favore del Napoli per un mani in area neanche considerato meritevole di essere rivisto e che hanno fermato il nostro Lorenzo per un fuorigioco inesistente con il guardalinee che ha prontamente alzato la bandierina senza attendere, come da disposizioni, la fine dell’azione. E grazie tante!
il leone è uscito dalla gabbia
tempo di lettura: 2 minuti