Follie d’estate

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Disegno di Antonio Nacarlo

Dopo i disastri estivi di Trenitalia il Governo vuole dare un segno di cambiamento drastico: l’AD Luigi Corradi, nominato dal governo Conte 1 e tuttora gradito a Salvini, sarà sostituito da una cara amica di Arianna Meloni, sorella della premier: pare che Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia logistics, il polo della logistica del gruppo FS, sia anche capace, come d’altronde lo sono tutti gli amici e i parenti delle sorelle Meloni sistemati in funzioni pubbliche. L’ipotesi ha sollevato proteste al momento limitate al solo partito di Renzi, ma le reazioni di numerosi e qualificati esponenti di FdI (Spinelli, Donzelli, Delmastro e la stessa Arianna Meloni) sono state di rara virulenza. La Meloni invece è rimasta, more solito, in silenzio circondata dagli ulivi e dai trulli dove vorrebbe dedicarsi alla famiglia (non nel senso di conferire incarichi pubblici a pioggia, cosa che la impegna quando è in servizio). Ma come si fa a non dare un colpo di telefono a Netanyahu per consigliargli, poverino, come gestire il rischio di allargamento del conflitto? Pare che Bibi si sia sentito molto sollevato, beninteso non dalla carica di premier di Israele, non sia mai.

Il femminismo brandito di tanto in tanto da FdI si rivela quasi sempre un boomerang. Così è successo con la pugilessa Angela Carini e così succederà con lei e con altre quattro atlete italiane che compariranno sui manifesti pubblicitari di Webuild, la società che dovrebbe costruire il Ponte sullo Stretto: la velista Caterina Banti, la judoka Alice Bellandi, le velociste Antonella Palmisano e Zaynab Dosso, quest’ultima con caratteri somatici non proprio italici (direbbe l’indimenticato Vannacci) essendo mulatta e forse scelta proprio per dare una lezioncina anche a chi sostiene che in FdI circola un certo razzismo. Senonché, a parte il facile ma efficace umorismo divampato sui social proprio con riferimento al futuribile Ponte reclamizzato con l’immagine della pugilessa (“Speriamo che resista più di lei” e simili), non è che le ragazze ci facciano una gran bella figura. Di due l’una: o credono realmente che un bel dì potranno raggiungere Messina in macchina o col Frecciarossa, ipotesi inconciliabile con il pensiero di persone dotate di un’intelligenza almeno un tantino superiore alla media, oppure, consapevoli di essersi prestate alla peggior bufala salviniana, hanno voluto farsi un po’ di pubblicità e, forse, ottenere un modesto cachet. Gli esponenti di FdI hanno nelle mani il perfetto contrario del potere magico di Re Mida che trasformava in oro tutto ciò che toccava.

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