Riceviamo da Michele Sommella e volentieri pubblichiamo
Cinquanta punti su cinquantasette disponibili. Non può che iniziare così la disamina della partita e della prima parte di campionato del Napoli. Una enormità sia statisticamente che concretamente. Nessun’altra concorrente ha retto il passo di una squadra che ha saputo armonizzare una buona rosa con un gioco moderno e spettacolare. Il Napoli unisce il miglior attacco alla seconda miglior difesa, almeno per il momento dobbiamo attendere la fine di questa giornata di campionato per le statistiche complete.
In una settimana molto particolare, in cui si sono verificati eventi eccezionali come la cattura del più pericoloso latitante e l’attribuzione di quindici punti di squalifica alla Juventus, già seconda in classifica, il calcio giocato invoca il proprio spazio per riportare gli appassionati a inseguire il pallone con lo sguardo.
La 19ima di campionato non ha avuto molta storia, la capolista ha dominato il derby campano, ma va detto che la Salernitana è stata davvero remissiva, non ha nemmeno provato a contrastare la maggiore forza dell’avversario, nonostante potesse contare su alcune individualità notevoli, come Candreva che a trentacinque anni ha corso per 95 minuti dimostrando per l’ennesima volta la sua classe cristallina e Piatek che resta una buona prima punta.
Tutti si aspettavano una “reazione” da parte del Napoli dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, reazione che ad avviso di chi scrive non aveva senso di essere richiesta, considerando l’andamento davvero curioso della partita con la Cremonese, ma si sa la tifoseria guarda le partite con il cuore; quindi, ogni sforzo di oggettività diventa vano di fronte alla passione.
Il Napoli ha mostrato come al solito il suo gioco fatto di costruzione sul corto e sul lungo, mostrando qualche imprecisione sui passaggi lunghi, ma il campo pesante e la pioggia incessante sono senza dubbio un’attenuante. Un secco due a zero con gol di Di Lorenzo nel recupero del primo tempo (45´+3´) e raddoppio di Osimhen al terzo minuto del secondo tempo, che consolida così il suo primato di capocannoniere della Serie A con 13 gol.
La partita si è sviluppata con ritmi non altissimi, la Salernitana ha tentato di chiudere gli spazi e ripartire in contropiede, ma ci è riuscita ben poco, il “gegenpressing” del Napoli è stato molto efficace.
Unica sbavatura nella partita del Napoli è arrivata all´83imo minuto di gioco, il Napoli a risultato acquisito ha peccato un po´di sufficienza e, grazie ad un rimpallo favorevole, Piatek ha calciato a botta sicura, ma Meret è riuscito a deviare la palla sul palo, ancora una volta l´estremo difensore partenopeo si è dimostrato pronto nelle poche occasioni che ha avuto per dimostrare la sua forza straordinaria.
Peccato per il gol annullato ad Osimhen per pochi centimetri di piede in fuorigioco, in ogni caso sul suo tiro è stato complice Ochoa con errore clamoroso sul suo palo.
Questi casi di “fuorigioco millimetrico” suscitano in chiunque segue questo sport, diventato ormai dipendente dalla tecnologia, non poche perplessità. In particolare la mia riflessione va verso le categorie inferiori dove il supporto della tecnologia non c’è: siamo sicuri che in Serie A e in Lega Pro si giochi lo stesso sport? Una riflessione è necessaria considerata l’importanza economica e sociale che ha il calcio in Italia.
E mentre aspettiamo che l’IFAB si pronunci sul tempo effettivo e che in Italia venga introdotto il “fuorigioco semiautomatico”, non ci resta che complimentarci con questo splendido Napoli, stupefacente in questo girone di andata, augurandoci che mantenga questo passo e faccia bene anche in Champions League.