Bayern Monaco-Napoli 0-3 e quindi arriva anche il risultato di prestigio in una amichevole della preparazione estiva.
Un Napoli ordinato, con alcune piacevolissime sorprese: su tutti, a nostro avviso, Lobotka, e con una eccellente conferma, Malcuit, che si candida per essere più che una alternativa. Per non tacere poi di un Osimhen che sta facendo di tutto per far sognare i napoletani e, precisiamo, non solo per i gol, ma soprattutto per un atteggiamento tutto proteso verso la positività finanche nelle proteste.
Tenuto conto dell’avversario rabberciato (almeno quanto lo stesso Napoli), e ancora alla ricerca di una squadra, un Napoli decisamente piacevole e positivo che cerca di lasciarsi alle spalle un recente passato fatto di ammutinamenti e partite che, definire strane, resta un eufemismo. Eppure, in un quadro che si prospetta positivo, nonostante alcuni infortuni e le esitazioni sul mercato (che però restano comuni un po’ a tutte le squadre), il nostro caro Aurelio riesce a pregiudicare ancora una volta il tentativo di ricomposizione dell’ambiente che sta perseguendo nuovo mister, con una sana strategia di comunicazione, dove in ogni conferenza stampa non manca mai di invocare ed evocare il sostegno dei tifosi.
Però, come si diceva, per un principio assurdo più che per una vera strategia aziendale, il Napoli resta l’unica squadra, forse al mondo, sicuramente italiana, che fa pagare queste performance in tv. Attenzione, lungi da noi giudicare in base a una populistica condanna per i soldi che il tifoso deve cacciare per poter godere delle immagini della propria squadra, bensì la condanna è basata proprio sul fatto che va nella direzione opposta a quella prefissata, ovvero del guadagno. Perché? Perché allontana i probabili acquirenti futuri e scava un solco sempre più profondo coi supporters su cui invece si basa tutto il core business. Lasciar vedere le partite in forma gratuita, invece, sarebbe stata una mossa in controtendenza col passato e parallela alla strategia di comunicazione incominciata dall’attuale mister. Ma Aurelio sembra voglia sempre giocare a chi ce l’ha più duro, inimicandosi la piazza e tentando di allontanare pure quei tifosi, come noi, che pure hanno apprezzato ed apprezzano una guida che, sicuramente, dal punto di vista dei risultati, riesce a far navigare il Napoli in acque sconosciute per tanti, troppi anni, tranne che durante la permanenza di Diego. Quindi Aurelio, un piccolo cambiamento anche da te, non solo sarebbe molto apprezzato, ma forse contribuirebbe a rasserenare un ambiente che solo con l’unità di tutti i suoi elementi può aspirare al definitivo salto di qualità.
FNS
Bayern – Napoli
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