Il campionato ricomincia e il Napoli non sappiamo ancora come, e con chi, giocherà. E dobbiamo sperare che lo sappia perlomeno il Mister, ma non ne siamo sicuri. Abbiamo perso Allan e Callejon e sentiamo parlare di cessioni quasi certe di Koulibaly e Milik ma, e crediamo che a una settimana dall’inizio del torneo sia grave, non sappiamo ancora chi li sostituirà.
Abbiamo comprato Osimhen per una cifra altissima e il primo problema che ha dovuto affrontare Gattuso è stato quello di far convivere insieme il nuovo centravanti e Mertens. Si è passato quindi, per tutto il periodo del ritiro, al 4-2-3-1. Sarà questo il modulo che adotteremo? Forse sì, forse no. Osimhen fa buone uscite con i giovani del Castel di Sangro e del Teramo e poi, dopo un’amichevole con il Pescara, ci accorgiamo che nei 23 minuti giocati da Petagna (2 assist e un gol) gli azzurri giocano meglio e sono più incisivi. Ma anche di Petagna si diceva (o si dice?) che era destinato al prestito in altra squadra, e ora? Non sappiamo niente e speriamo! Sapevamo che avevamo bisogno di rinforzarci sulle fasce investendo sui terzini, ma alla fine crediamo che ci ritroveremo ancora con Mario Rui e Hisaj, non proprio eccellenti a difendere, a sbagliare troppi cross. A centrocampo poi, se giocassimo con il 4-2-3-1, avremmo bisogno di altri giocatori in sostituzione di quelli che ci sono. Allan, per esempio, sarebbe stato utile ma, già, lo abbiamo venduto. E ci siamo liberati anche di Callejon che, l’anno scorso, gli allenatori che si sono succeduti, hanno preferito a Politano. Non dovevamo sostituire lo spagnolo? Perché mai lo consideravamo superiore allo stesso Politano e a Lozano e invece quest’anno partiamo con questi ultimi? Quando sarebbero migliorati? A casa? Durante il lockdown? Certo, il mercato non è chiuso e lo sarà il 5 ottobre ma, a quella data, avremo giocato già tre partite di campionato e, un eventuale acquisto dell’ultima ora, sarà difficile si trovi già pronto a giocare in un 4-2-3-1 o nel 4-3-3.
Insomma, tutto questo procedere alla cieca non ci piace e non ci fa ben sperare. Con queste premesse dovremmo ipotizzare di poter migliorare il settimo posto dell’anno scorso e piazzarci nei primi quattro. Siamo realisti e, se proprio dobbiamo dirla tutta, noi il Napoli, in una ipotetica griglia, che va tanto di moda, lo vediamo indietro certamente a Juve e Inter, ma anche a Milan, Atalanta, Lazio, e forse Fiorentina. Ovvio però che siamo anche tifosi e, in questa veste, non possiamo far altro che sperare che “andràtuttobene”.